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Tursi – Con un tentativo riuscito di soluzione bonaria, seppure
vincolata ad alcune condizioni, sembra proprio essersi sbloccata
la vicenda della discarica comprensoriale in località Ponticello
di Colobraro. L’intesa è stata raggiunta in dicembre
con il geom. Liberato Imperato, procuratore e rappresentante della
società L’Ibi, che esegue i lavori di ripristino dell’impianto
colobrarese, durante l’apposito incontro sollecitato dalla
Comunità Montana Basso Sinni di Tursi, alla presenza del presidente
Vincenzo Ruggiero, anche consigliere regionale, del vice Giuseppe
Varasano, dell’assessore Giuseppe Labriola e del consigliere
Santo Celano, oltre che dei responsabili tecnici e amministrativi
dello stesso ente comunitario.
Dopo il furto dei mezzi e di attrezzature del 27 settembre scorso,
subito dalla ditta che gestisce il nuovissimo impianto, la situazione
di stallo rischiava di protrarsi, mentre la questione dei rifiuti
nella sua complessità continua ad emergere non solo nei comuni
dell’area sinnica del Metapontino, con i noti risvolti di gravosità economica,
di tutela ambientale e di sicurezza dei siti di smaltimento.
L’assessore Labriola così sintetizza la soluzione individuata
e utilmente perseguibile: “L’Ibi garantisce un significativo
miglioramento tecnologico dell’impianto, ottimizzando la separazione
tra le frazioni umida e secca ed i metalli, con una riduzione dei
costi di conferimento, mentre la Comunità montana prolungherà di
sei mesi la gestione, tenendo conto della sospensione forzata e del
tempo necessario per il ripristino dell’impianto, che dovrà avvenire
improrogabilmente entro e non oltre il 31 gennaio 2006”.
Il
verbale dell’intesa autorizza la Comunità Montana alla
predisposizione e all’adozione degli atti necessari alla formalizzazione
dello stesso accordo. Per i comuni del comprensorio si avvicina la
possibilità di considerevoli risparmi, con lo smaltimento atteso
da anni nella programmata funzionalità dell’impianto,
che ha una potenzialità a regime di oltre 15.000 t/anno.
S.V.