Primo giorno di scuola per un bimbo di tre anni, accompagnato dal sindaco

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Primo giorno di scuola per un bimbo di tre anni, accompagnato dal Sindaco

Data:

16 settembre 2005

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Primo giorno di scuola per un bimbo di tre anni, accompagnato dal Sindaco

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Oltre ai rituali, ma non formali auguri rivolti a tutto il personale delle scuole tursitane di ogni ordine e grado nell’apertura del nuovo anno scolastico, il sindaco Salvatore Caputo, che li ha cofirmati insieme con l’assessore all’Istruzione Salvatore Cosma, ha personalmente accompagnato G.C.V., un bimbo di tre anni, alla scuola dell’Infanzia “Carmela Ayr”, in via Luciano Manara 4, nei pressi di Piazza Plebiscito. Recatosi verso le ore nove al domicilio dei genitori del piccolo alunno, lo ha fatto salire nella sua auto e poi lo ha trasportato a scuola. L’insolita coppia è stata accolta da tutti con sorpresa e simpatia nel tradizionale plesso monosezionale. Con tale gesto simbolico, nel primo giorno di frequenza, il primo cittadino ha voluto rafforzare e rendere visibile il convincimento suo e dell’intera amministrazione pubblica, circa l’importanza di alcune questioni legate proprio all’istruzione-formazione e alla crescita civile e sociale, “tant’è che a breve saranno ultimati gli adeguamenti di sicurezza alla scuola primaria della frazione di Panevino e termineranno entro pochi mesi i lavori della nuova scuola dell’infanzia, nell’ex municipio di via P. Giannone, considerando tutte le altre situazioni più che soddisfacenti”. “Inoltre, vale la considerazione”, chiarisce il Sindaco, “che la scuola dell’Infanzia, stranamente poco attrattiva nei confronti di insegnati maschi, sia davvero il primo gradino del sistema scolastico italiano, perciò i genitori dovrebbero mandare i propri figli a scuola il prima possibile; senza minimizzare, nel caso, la presenza significativa di bambini stranieri (8 su 22), sette dei quali albanesi, e la scelta dell’ubicazione nel centro storico, unica presenza superstite delle Istituzioni, dopo lo spopolamento, il calo demografico e la dismissione di altri uffici. Infine, ma non ultimo, il messaggio è rivolto sia ai padri, di occuparsi dei propri figli con maggiore costanza, consapevolezza e disponibilità di tempo, sia agli adulti in genere, di recuperare una sorta di frattura generazionale, con attenzione, generosità e limpidezza morale”.
S.V.

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Ultimo aggiornamento: 16 settembre 2005, 00:00

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