Testo completo
“Un gesto così eclatante che non ha precedenti. Siamo amareggiati,
ma sapremo reagire con la ragione e la determinazione che un simile
atto c’impone, sporgendo querela e costituendoci parte civile, qualora
si arriverà, come auspichiamo, ad individuare i colpevoli”.
E’ l’unico commento del sindaco Salvatore Caputo, tra i primi accorsi
stamane alla notizia della grave violazione dei tre piani della sede
municipale, che ospita anche gli uffici della locale Comunità
montana Basso Sinni, al pian terreno. I danni complessivi ammonterebbero
a qualche migliaio di euro, mentre ne sono stati asportati oltre 5.000,
trovati nella cassaforte della segretaria comunale Elisa Bianco, curatrice
del particolare servizio di riscossione delle cambiali per le banche.
Praticamente tutte le porte sono state aperte, tutte le stanze messe
a soqquadro, tutti gli oggetti ispezionati con cura, affinché
tutto apparisse in estremo disordine già dal primo impatto
visivo. Ma questo lascia supporre che il furto con scasso sia durato
non poco e che i malviventi fossero più d’uno, probabilmente
arrivati da fuori, sia pure con la complicità di qualcuno in
loco. In effetti, la dinamica dei fatti lo confermerebbe. Introdottisi
dalla porta esterna della sala consiliare e forzate le porte dei corridoi,
gli indesiderati visitatori sono poi risaliti alla stanza del sindaco.
Qui hanno aperto in qualche modo il cassetto che conteneva le chiavi
e, quindi, si sono diretti in ogni stanza. Nell’ufficio tecnico hanno
letteralmente strappato dal muro la cassaforte, portata al piano terra
ed aperta, prelevando solo la costosa macchina fotografica digitale.
Dopo la scoperta verso le ore 7,30 da parte dell’usciere Felice Ancora,
il sindaco ha chiamato subito tutti i capi area per le verifiche del
caso e sono in corso controlli meticolosi per stabilire con precisione
eventuali atti, documenti e altro mancanti. Con immediatezza sono
poi giunti i carabinieri di Policoro e della stazione di Tursi, per
ispezionare a lungo e minuziosamente il municipio, seguiti, di li’
a poco dall’intervento del reparto della “scientifica” per i rilievi
di orme e tracce lasciati in abbondanza dagli ignoti ladri, mentre
all’esterno i passanti, sempre più numerosi ed increduli, facevano
il passa parola anche con gli sguardi perplessi e attoniti. Le forze
dell’ordine indagano, ovviamente, in ogni direzione e nulla viene
scartato a priori, anche perché non tutto ciò che era
di valore è stato portato via. Non ci sono allo stato conferme
di sottrazione di registri e documenti amministrativi.
S.V.