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“L’incivile campagna denigratoria,
di provocazione e incitamento alla ribellione contro gli autovelox,
sta producendo i primi gravi risultati. Siamo forse solo all’inizio
di una escalation con conseguenze non tutte prevedibili. Oggi si
mette fuori uso uno strumento legale di accertamento della velocità sanzionabile,
domani si può distrugge un cartello segnaletico semplicemente
perché sgradito e poi magari ci si rivolterà contro
gli onesti amministratori locali, che fanno solo il loro dovere
a tutela della pubblica incolumità e del rispetto delle
regole democratiche”.
E’ lo sfogo del sindaco Salvatore
Caputo, dopo l’ennesimo e grave atto vandalico notturno
(il terzo in pochi mesi denunciato ai Carabinieri di Tursi, con
querela contro ignoti) ai danni dell’autovelox posizionato
sulla Statale 653 Sinnica, postazione fissa al km 67, bivio dei
Giardini di Tursi, regolarmente segnalato e in vigore dagli inizi
dello scorso agosto.
Messo fuori uso a sassate e con un trapano nei giorni scorsi,
lo strumento di controllo aveva subito in precedenza danneggiamenti
da armi da fuoco di grosso calibro, oltre che con fucili da caccia.
“Il
gesto delinquenziale non ci intimorisce, né servirà a
farci recedere”, ribadisce il Sindaco, che si è già attivato
per il ripristino completo della funzionalità dell’autovelox, “e
non vorrei che l’avversione a singhiozzo contro l’autovelox,
in realtà contro il ‘posizionamento’ politico
di alcuni comuni, portato avanti anche da alcuni rappresentanti
politici, fosse la conseguenza di una battaglia politica condotta
con altri mezzi, più subdoli, contro amministratori meno
di altri adusi ad atteggiamenti e comportamenti populistici, demagogici
ed ipocriti”.
S.V.