La madonna d'anglona è tornata alla basilica

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La Madonna d'Anglona è tornata alla Basilica

Data:

01 maggio 2005

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La Madonna d'Anglona è tornata alla Basilica

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Dopo la tradizionale permanenza di alcune settimane nella cattedrale dell’Annunziata, domenica primo maggio la statua della Madonna di Anglona ha fatto ritorno all’omonima Basilica, primo santuario della diocesi di Tursi-Lagonegro, della quale è anche protettrice. E questo, come scritto in un volantino distribuito capillarmente, è accaduto in processione, ovvero portata a spalle dai tanti fedeli, soprattutto donne e giovani pure dei comuni viciniori, compreso il sindaco Salvatore CAPUTO, lungo un difficile percorso di oltre dieci chilometri, tutti in salita, nell’ultimo tratto anche ripidissima. “Era stata una richiesta che ci ha trovato subito concordi, insieme con il Vescovo, mons. Francescantonio NOLÈ”, ci ha detto il parroco don Battista DI SANTO, “d’altronde, è avvenuto così anticamente e per parecchi secoli. La bontà della ‘novità’ sarà d’auspicio, volendo replicarla in futuro, sempre nella stessa data, perché festiva”. In effetti, in tal modo si è arrivati fino alla metà del Novecento e anche oltre, quando i segni di una devozione millenaria erano davvero tangibili. Con i fedeli e i pellegrini che arrivavano praticamente da tutte le regioni del Sud, per devozione e per “sciogliere un voto”, sopportando fatiche enormi ed evocative modalità di ringraziamento-penitenza, simile ad autoflagellazione (privi di cibo, a piedi nudi, con l’incedere sulle ginocchia, strisciando il corpo, ‘leccando il pavimento’). Insomma, una potente adesione religiosa, a tratti misticheggiante, raffredatasi con il consumismo e la secolarizzazione della società moderna, che hanno vanificato miti, riti e simboli non soltanto del cattolicesimo. La statua era stata successivamente caricata su un addobbato camioncino, seguita da una fila di auto, di televisiva memoria. Poi, di recente, con il papato di Giovanni Paolo II, qualcosa è mutato, con importanti accenni di ritorni di spiritualità anche nelle diocesi. Di tale mutamento si è fatto interprete don Battista, volendo portare a sintesi tradizione e innovazione di un culto straordinario, ma adeguato ai tempi. “Preceduta al mattino di sabato da una messa per gli ammalati e da una serale veglia di preghiera”, riferisce don Gianluca BELLUSCI, responsabile dell’ufficio stampa della Curia vescovile, la Madonna di Anglona ha inizio il suo ritorno dopo la messa delle ore 7, seguendo un itinerario urbano (via Roma, rione Piana, viale S. Anna) ed extraurbano (lungo la strada provinciale 154), con l’arrivo previsto intorno a mezzogiorno, quando, nella Basilica-santuario, si è celebrata la messa ed una preghiera per il mondo del lavoro. In serata, due messe: in Rabatana alle ore 18 e in Cattedrale un’ora dopo, mentre, per tutto il mese di maggio, alle 21,15, si recita il “Rosario meditato”.

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Ultimo aggiornamento: 01 maggio 2005, 00:00

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