“Con il varo della Giunta Regionale del Presidente Vito De Filippo,
a circa un mese di distanza dal voto, si chiude definitivamente la
fase elettorale e con serenità si possono fare analisi più
distaccate e valutazioni puntuali su quanto è accaduto a livello
territoriale.
Nel caso tursitano, la coalizione di centrodestra della Casa delle
Libertà, dopo le elezioni Provinciali ed Europee del 2004,
dunque ad appena un anno di distanza, ha ritrovato tutto il suo elettorato,
vincendo la competizione Regionale a livello locale, del 17 e 18 aprile.
Il dato numerico è tanto più rilevante, poiché
in controtendenza nella Basilicata, con pochi altri comuni, rispetto
alla quasi uniforme tendenza favorevole al centro sinistra, sulla
scia del dato nazionale, rivelatosi anche non ininfluente per molti
aspetti, soprattutto a causa del rinvio della consultazione fissata
agli inizi dello scorso mese.
La coalizione denominata “Per la Basilicata”, con il candidato presidente
Cosimo Latronico, ha ottenuto 1.461 voti e il 49,54%, mente “L'Unione”,
del presidente eletto Vito De Filippo, ne ha ottenuti 1.439 arrivando
al 48,80. Forza Italia ritrova il successo e ritorna ad essere il
primo partito con 802 voti, grazie pure alla candidatura di Nicola
Gulfo e avendo contribuito alla riconferma di Antonio Di Sanza, segue
l’Udc, che ne ha presi 591, con il candidato vincente Enzo Ruggiero,
mentre An, si attesta a 99 voti. All’opposto, Uniti nell’Ulivo raggiunge
i 739 consensi, il Pdci i 255, con l’altra candidatura locale di Natale
Vallone, l’Udeur arriva 215, il Prc a 51 e i Verdi a 122, nonostante
la terza candidatura paesana di Abdelladi Razzouki (le tre restanti
liste non arrivano a 10 voti ciascuna).
Tali cifre, inoltre, offrono una lettura politica e non solo “regionalistica”,
che va anche oltre lo stesso dato delle elezioni comunali del 2002.
A quasi tre anni di distanza, insomma, con il loro voto i cittadini
hanno pubblicamente dichiarato il gradimento dell’attuale compagine
amministrativa, avendone apprezzato serietà, impegno, slancio
realizzativo e concretezza, pur con tutti i limiti iniziali e le difficoltà
strumentalizzate da un’opposizione inconcludente e stracolma di pregiudizi.
Tursi sta cambiando e in meglio, con onestà intellettuale lo
ammettono pure autorevoli esponenti politici della sinistra nazionale
e lucana, e intendiamo proseguire su questa strada, pur consapevoli
di una opinione pubblica divisa a metà nelle sue valutazioni
politiche. Ma quello che è accaduto a Tursi e nel Metapontino
(si pensi alla bella vittoria della Casa delle Libertà nella
vicina Montalbano Jonico), con la presenza nel Consiglio Regionale
della Basilicata di persone di valore indubitabile come Latronico,
Di Sanza e Ruggiero, lascia ben sperare sulla “tenuta dialettica”
di una realtà territoriale che vuole avanzare, competere e
svilupparsi adeguatamente.
Con un’incalzante azione politica di controllo democratico, sapendo
affrontare la complessità dei problemi emergenti, e prospettando
soluzioni alternative credibili, come gli uomini chiamati a misurarsi,
riteniamo non lunga l’attesa di un’implosione per “eccesso di potere”,
che non potrà non colpire il centro sinistra regionale, destinatario
di una maggioranza populista e corroborata dalla vasta e capillare
gestione del sottogoverno, ma fondata sull’allentamento della tensione
civile ed etica”.
S.V.